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Decalogo dello Psicologo

Psicologia Clinica, Psichiatria e Psicoterapia

  1. Deve saper venire incontro al “non-voler-sapere” del suo paziente, tenendo conto che a suo tempo quello stesso non voler sapere lo riguardò personalmente.
  2. Deve saper tacere e all’occorrenza parlare per spiegare.
  3. Sa tollerare la menzogna momentanea che il paziente si ripete, leggendovi il desiderio inconscio sottostante.
  4. Essendo esposto alla commozione, deve avere un atteggiamento di empatia, senza mai operare con imperturbabilità, distacco, freddezza, masenza perdere il suo stesso equilibrio.
  5. Deve possedere una profondità di sguardo, una naturale sagacia unita ad una passione per l’ottimismo tale da poterla coltivare nell’altro, contagiandolo incondizionatamente.
  6. E’ consapevole della fragilità umana, della propria caducità e insufficienza, ma sa valorizzare le potenzialità dell’altro, sottraendosi però a un rovinoso senso di superiorità.
  7. Conosce se stesso e considera la propria personalità come fattore curativo.
  8. Sa che ciò che un uomo può fare o essere per un altro uomo, non si esaurisce in forme comprensibili né standardizzabili o uguali per tutti, poiché ogni caso è unico.
  9. Si ispira a poeti e saggi di tutte le culture e di tutti i tempi.
  10. Sa che il fattore curativo per eccellenza è l’amore in senso lato, come atteggiamento dell’anima che ci rende vulnerabili e totalmente esposti alla vita, che accade come conseguenza di una rottura del guscio narcisistico, in un movimento di apertura, disvelamento e accoglimento della molteplicità presente in noi stessi, di quell’altro che non sapevamo di essere perché oltre il nostro io limitato e angusto.

Con il contributo di Roberto Ruga